Come pulire le piastrelle del bagno con carta Corona

La pulizia delle piastrelle del bagno è un’operazione che va effettuata regolarmente: le goccioline di condensa e i residui di umidità che, fisiologicamente, si depositano sui rivestimenti ceramici di tutto l’ambiente possono, a lungo andare, formare macchie o aloni. Con il passare del tempo diventa sempre più difficile ripristinare l’aspetto originario del rivestimento in piastrelle, che tendono a perdere lucentezza e restare opache. In aggiunta, l’umidità altera le fughe, che possono ingiallire o annerire a causa dello sporco che si annida tra i bordi delle piastrelle, alimentando la formazione di muffa o morchia. Vediamo, di seguito, tecniche e prodotti da utilizzare per pulire regolarmente le piastrelle e le fughe del bagno in modo veloce ed efficace.

Pulire le piastrelle: come procedere passo per passo

Prima di vedere, in dettaglio, come pulire le piastrelle del bagno, è bene anzitutto sottolineare che non tutti i materiali sono uguali; lo stesso dicasi per il tipo di sporco da trattare. Di conseguenza, in base alle caratteristiche delle piastrelle, è necessario utilizzare un’adeguata tecnica di pulizia nonché prodotti compatibili (se chimici).

Allo scopo, è possibile utilizzare svariati prodotti naturali per preparare una soluzione detergente da applicare sulle piastrelle. Nello specifico, si possono unire acqua e aceto bianco (non più di 300 ml di aceto in almeno un litro d’acqua), aggiungendovi un po’ di sapone, meglio se ecologico, oppure del bicarbonato di sodio. Quest’ultimo può essere utilizzato in combinazione con l’acqua ossigenata (le proporzioni consigliate sono: un cucchiaio di bicarbonato in almeno 30 o 40 volumi di acqua) per creare un’ottima soluzione detergente alternativa. Anche il succo di limone rappresenta una valida opzione, in mancanza di aceto o bicarbonato.

A prescindere dalla composizione, la soluzione detergente va applicata sulle piastrelle con un nebulizzatore e lasciata agire per circa 10-15 minuti. Trascorso questo lasso di tempo, è sufficiente ripulire le superfici utilizzando una spugna morbida; gli abrasivi vanno evitati in generale ma soprattutto sulle piastrelle e i rivestimenti smaltati, in quanto possono danneggiare la finitura superficiale in modo permanente.

Completata la prima fase di pulitura, le piastrelle vanno risciacquate con acqua tiepida e pulita; infine basta rimuovere velocemente i residui di acqua con un tergi vetro e asciugare le superfici con fogli di asciugatutto Corona o un panno asciutto in microfibra. Il trattamento può essere completato mediante l’applicazione di cera per auto o altri prodotti a base grassa per proteggere le piastrelle e impedire la futura formazione di aloni e macchie di calcare.

Fughe delle piastrelle doccia ingiallite: come rimediare

La costante esposizione all’umidità contribuisce ad accentuare l’ingiallimento delle fughe tra le piastrelle, soprattutto quelle che rivestono l’interno di una cabina doccia. Il motivo è semplice: lo stucco che viene impiegato per colmare le linee di giunzione tra le piastrelle non è completamente impermeabile e quindi può assorbire piccole quantità d’acqua che, con il passar del tempo, favoriscono lo sviluppo di macchie e, nel peggiore dei casi, muffa.

Come rimediare? Le opzioni sono due. Da un lato, esistono in commercio detergenti specifici per il trattamento delle fughe (sotto forma di spray pronto all’uso) in ambienti umidi come il bagno. Generalmente, è sufficiente un’applicazione locale, per poi rimuovere il prodotto con un panno o un foglio di carta asciutti e puliti.

Se le fughe sono state già aggredite dalla muffa, il consiglio è di trattarle con una soluzione di acqua e candeggina, applicandola dove necessario con un panno morbido. In tal modo, si disinfetta l’intera superficie, eliminando anche eventuali virus e flore batteriche. Qualora, invece, le fughe siano solo sporche o ingiallite, si può adoperare una soluzione di acqua e bicarbonato, servendosi di uno spazzolino da denti usato per applicare la soluzione negli interstizi tra le piastrelle e trattare localmente l’alone fino a quando non viene eliminato completamente.